Guardate in alto. Cosa vedete? Cosa provate nel momento in cui i vostri occhi sfiorano la maestosità delle montagne?
Libertà?
Qualsiasi cosa sentiate in quest’anniversario così significativo, sappiate che qualcuno ha combattuto, qualcuno è morto, qualcuno ha alzato gli occhi al cielo con sentimenti molto deversi per permettervi di essere liberi, sereni, non minacciati da uomini che semplicemente guardavano le stesse crode dal versante opposto.
E mentre la profondità di un’immagine che sa di eterno vi riempie, lasciate che il vento vi parli di storie vecchie cent’anni, lasciate che si risvegli in voi quella coscienza che costrinse i vostri, i nostri avi a combattere una guerra inutile per difendere un’Italia che non sempre dimostra la gratitudine dovuta.
Anzi, perché non gliela doniamo noi quella gratitudine che non hanno ricevuto? Perché oggi che possediamo quello che loro non osavano nemmeno sperare, tra le risate di una sera e i silenzi di un cammino non sussurriamo al vento un semplice “grazie”?
Oppure gridiamoglielo, a pieni polmoni:
“A te uomo senza volto, grazie, non sarò io a dimenticarti!”.
Silvia De Martin Pinter
Articolo pubblicato il: 25 giugno 2015
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