31° RADUNO SEZIONALE
1919-2019 CENTENARIO DI FONDAZIONE DELL’A.N.A.
Sabato 7 Settembre
Ore 05,00
Partenza dalla Val Fiscalina (Sesto BZ) lungo il sentiero 103 che porta al Rifugio Zsigmondy Comici mt. 2224, proseguendo poi per il sentiero 101, la Strada degli Alpini fino al Passo Della Sentinella mt 2717
Ascensione con l'assistenza del SAGF della Guardia di Finanza di Prato Alla Drava
Ore 11,30
Onore ai caduti e deposizione di fiori
Ore 12,00
S. Messa celebrata "per tutti i caduti" da Don Rinaldo Ottone
Sabato 7 Settembre
Ore 05,00
Partenza da Rifugio Lunelli (Comelico Superiore BL) lungo il sentiero che porta al Rifugio Antonio Berti al Popèra mt. 1950, proseguendo poi per il sentiero 101 fino al Passo Della Sentinella mt 2717 con l'assistenza del SAGF della guardia di finanza di Auronzo
Ore 11,30
Onore ai caduti e deposizione di fiori
Ore 12,00
S. Messa celebrata "per tutti i caduti" da Don Rinaldo Ottone
Sabato 7 Settembre
Ore 10,00
Rifugio Lunelli S. Messa “per tutti i Caduti” celebra Mons. Liviano Bernardi
Sabato 7 Settembre
Ore 18,00
Onore ai caduti al monumento di Candide
Ore 20,30
Presso la tensostruttura in largo Calvi 4 a Padola, concerto con:
Domenica 8 Settembre
Ore 09,15
Ammassamento in piazza Tiziano a Dosoledo
Ore 09,45
Onore ai caduti al monumento di Dosoledo
Ore 10,00
Inizio sfilata con labari e gagliardetti ed associazioni varie da piazza Tiziano Dosoledo a Piazza S. Luca Padola accompagnati dalla Fanfara Alpina di Conegliano e con la partecipazione del Crocifisso sella SS Trinità di Variana Comune di Grondona Alessandria
Ore 11,00
Onore ai caduti al monumento di Padola
Ore 11,15
Brevi allocuzioni delle autorità presenti
Ore 11,30
S. Messa nella chiesa di S. Luca celebrano Mons. Sandro Capraro e Don Luigi Del Favero con la partecipazione del coro Comelico
Ore 12,30
Rancio Alpino presso la tensostruttura in largo Calvi 4 (sede Alpini Comelico Superiore)
“Le Portatrici”
Una storia tutta da raccontare
Perché parlare di loro?
Perché far rivivere la storia di tante donne che prima, dopo e durante la prima guerra mondiale hanno trasportato con immani sacrifici, rifornimenti dalle retrovie verso il fronte oppure materiali verso le linee difensive per la costruzione di forti, strade, muri?
Erano “assunte” dall’esercito che le ricompensava con 4 – 5 lire al giorno per trasportare 30 – 40 chili sulle loro spalle. Una paga cospicua rispetto a quella degli uomini che non potevano partecipare agli eventi bellici per l’età avanzata o per altri motivi legati alla fisicità.
Col bello e col cattivo tempo, poco vestite, camminando anche scalze per risparmiare scarpe o “scarpet” portavano granate, filo spinato, indumenti, sabbia, sassi, fin dove serviva, fin dove era loro richiesto. Con dislivelli che ci farebbero rabbrividire, noi donne moderne, abituate ad “andare in escursione” calzando scarponcini da trekking e vestendo abbigliamento super tecnico.
Ed ecco che, digitando le paroline magiche, la rete ci restituisce innumerevoli notizie sulle portatrici carniche, per esempio.
Il conferimento della medaglia d’oro al Valor Militare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel 1997 alla povera Maria Plozner Mentil 32 anni, madre di quattro figli e con il marito sul Carso, uccisa da un cecchino il 15 febbraio 1916 a Timau oppure l’assegnazione del Cavalierato di Vittorio Veneto a tante di loro, permettono ancora oggi di poter raccontare.
Quelle grandi donne hanno l’onore di essere riconosciute e ricordate nella storia con monumenti, musei, ricerche, borse di studio, documentari, incontri, dibattiti.
...e le nostre Donne? Le nostre Portatrici? Quelle del fronte di guerra sul confine austriaco?
Quelle di Sappada, Comelico, Auronzo? Oppure le trasportatrici verso la “linea gialla” del Cadore e di Zoldo?
Ecco allora che le giornate dedicate al Passo della Sentinella del prossimo 7 e 8 settembre a Comelico Superiore si offrono per riflettere ma soprattutto per iniziare a raccogliere per raccontare.
Saremo presenti per una rievocazione storica forti e supportate degli importantissimi scritti dell’Associazione “La Stua” di Casamazzagno che ci raccontano come Addolorata Martini Barzolai, Giovanna Festini Cucco e tante tantissime altre hanno trascorso quei drammatici anni.
Con noi ci saranno le Portatrici Carniche, una rappresentanza di donne di Sappada, del Cadore e di Zoldo.
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